25 ottobre 2016
Alcuni giorni fa, nel commentare la notizia dell’invio nei paesi Baltici, da parte della NATO di quattro battaglioni, ricordavo che non esiste una minaccia di tipo convenzionale contro l’Europa e, in particolare contro gli Stati Baltici, ma che le vere minacce, contro le quali ci si deve concentrare, sono il terrorismo e, soprattutto la minaccia cibernetica.
Sono passati solo alcuni giorni e appare la notizia che il Presidente Obama ha dato mandato alla CIA di predisporre un piano di attacco cibernetico contro la Russia, da eventualmente effettuarsi, come risposta ad attacchi cibernetici subiti dal partito democratico americano, in occasione della campagna elettorale, di sospettata origine russa.
La risposta russa alla notizia, è stata: “Scherzano con il fuoco”. Questa volta il discorso è molto più serio di quello dei quattro battaglioni nei Paesi Baltici. Infatti, mentre è assai remota la possibilità che si verifichi una aggressione di tipo convenzionale (aerei, carri armati, ecc.), la possibilità di un conflitto nel dominio cibernetico è assai più probabile e le conseguenze possono essere davvero disastrose.
Già oggi, nel mondo è in corso tutta una serie di attacchi cibernetici di origine spionistica, malavitosa, terroristica. Per fortuna non ci troviamo in una situazione di vera e propria CYBERWAR fra Stati.
Se gli USA dovessero effettivamente condurre un attacco cibernetico come adombrato, si andrebbe verso una situazione di gravissimo pericolo mondiale: un conflitto nello spazio cibernetico che potrebbe paralizzare tutti i sistemi di funzionamento della vita sociale degli stati. Sarebbe il vero e proprio terzo conflitto mondiale, combattuto nello spazio cibernetico. In questo caso il pericolo è gravissimo.
Uno scontro di questo genere, se condotto in maniera pesante, determinerebbe tuttavia un indebolimento enorme dei due contendenti, per cui è lecito sperare che ciò non accada. Finirebbero per fare il gioco della Cina e questo rischio, penso, non vorranno correrlo. Tuttavia il pericolo di una guerra cibernetica è reale e, in questo settore la situazione è assai delicata.
Da notare, infine, come la NATO, rimanga completamente fuori dalla contesa, che si mantiene diretta tra USA e Russia. Nel settore cibernetico l’Alleanza è in grave ritardo, per avere colpevolmente trascurato tale minaccia, e, non avere oggi nessuna capacità offensiva, a differenza di quanto possiedono gli stessi Stati Uniti, la Russia, la Cina e altri.
On. Gen. Luigi Ramponi