Roma, 16 giugno 2000
L’evoluzione della situazione che si è verificata alla fine del millennio, caratterizzata dal crollo dell’Unione Sovietica e dalla fine del Patto di Varsavia, ha determinato uno stato di equilibrio internazionale non più condizionato dalla confrontazione tra i due blocchi, ma dall’insorgere di numerosissimi stati di tensione, spesso sfociati in episodi di lotta cruenta, per ragioni quasi sempre tra loro integrate di carattere etnico , nazionalistico e confessionale.
Teli conflitti hanno ad un tempo inciso fortemente sulla stabilità e la pace delle aree interessate e creato situazioni di gravissimo disagio per le popolazioni coinvolte.
Il riferimento all’ONU per una sua assunzione di responsabilità negli interventi pacificatori ed umanitari è stato spontaneo e naturale. Da quel momento, le Forze Armate Italiane sono state impegnate in maniera sempre crescente per dare concreta consistenza alla volontà espressa dal Parlamento di seria partecipazione Italiana alle operazioni umanitarie e di pace.
Per i nostri soldati è così nato un compito nuovo , di grande e delicato valore professionale e di alto significato umano e psicologico.
La partecipazione italiana agli sforzi delle Nazioni Unite è stata fino ad oggi di assoluta eccellenza in termini qualitativi e di grande peso in termini quantitativi.
Il comportamento dei nostri soldati è stato esemplare. Lo confermano i grandi risultati ottenuti e gli innumerevoli attestati di stima e gratitudine manifestati all’Italia, sia in ambito grandi organizzazioni internazionali, sia –ed è quello che più conta- da parte delle popolazioni che, grazie all’impegno e spesso al sacrificio degli appartenenti alle nostre Forze Armate, hanno potuto sopravvivere e ritrovare la pace e la sicurezza.
Siamo al quarto posto nel mondo in termini di partecipazione e per testimonianza diffusa siamo al primo posto in termini di rispetto, consenso e gratitudine acquisita. Tutto questo è grande merito dei nostri militari che hanno con la loro opera assicurato alto prestigio all’Italia.
Questo Convegno si propone di informare la pubblica opinione del grande impegno delle FF.AA. e dell’alto significato etico della loro opera, attraverso l’illustrazione di quanto fatto, le testimonianze di diversi partecipanti ed osservatori e le considerazioni in chiave politica del significato e dall’alto valore sul piano nazionale ed internazionale dell’opera delle Forze Armate Italiane per la pace e la solidarietà nel mondo.
Partecipanti: On. Ramponi – Amb. Baldocci – On. Violante – Sen. Mancino – Sen. Magone – Gen. C.A. Angioni- Amm. Branciforte- Gen. B. Gallitelli – Dott. Torchia- On. Selva – Sen. Servello – On. Mattarella – On. Dini – On. Martino – Dott. De Mistura – On. Fini