Roma, 30 maggio 2009
La sicurezza (dal latino “sine cura” :senza preoccupazione) può essere definita come la conoscenza che l’evoluzione di un sistema non produrrà stati indesiderati”.
In termini più semplici è: sapere che quello che faremo non produrrà danni.
Invece abbiamo appreso come, strumenti di utilizzo quotidiano (televisione, videogiochi etc) possano influenzare in maniera negativa sull’evoluzione del bambino in adolescente, ed in seguito in adulto, portandolo ad assumere comportamenti non consoni al “vivere civile”.
BULLISMO
Il bullismo è un concetto ancora privo di una sua puntuale definizione tecnica, sia giuridica che sociologica ma è usato pressoché unanimemente per indicare tutta quella serie di comportamenti tenuti da soggetti giovani (bambini, adolescenti) nei confronti di loro coetanei e nei confronti della società. Inoltre il fenomeno ha anche legami con la criminalità giovanile, il teppismo e il vandalismo.
PRIVACY
In tutto il mondo i giovani si collegano ad internet da casa, da scuola e attraverso dispositivi wirelwess.
Si servono di internet come strumento di interazione sociale ; così facendo i giovani devono anche districarsi fra le sfide e le difficoltà legate alla tutela dei loro dati personali online.
I minori spesso non sanno che rimane una traccia on line di tutte le informazioni che li riguardano, delle loro abitudini e dei comportamenti.
Pur riconoscendo i rischi associati alle attività online, molti di essi non possiedono l’esperienza, le competenze tecniche e gli strumenti utili a ridurre tali rischi.
Spesso non sono neppure consapevoli dei diritti di cui godono in base alla legge.
Partecipanti: Sen. Ramponi – Dott. Fantoma – Don Mirilli – Dott.ssa Reginelli – Sen. Baio – Sen. Allegrini – Sig. Ferrari – Sig.ra Zilli – Sen. Saltamartini – Dott. Satta – Avv. Manfredi – Dott. Cianci – Sen. Bianchi – Sen. Caruso