Roma, 8 novembre 2000

Gli impegni sottoscritti dall’Italia in sede Nato ed UE per la realizzazione di uno strumento militare europeo tecnologicamente ed operativamente compatibile ed integrabile  con quello USA e la situazione economica dello Stato che, grazie alla cogenza degli impegni sottoscritti a Maastricht, può considerarsi ben avviato verso la normalità, indicano come sia alfine giunto il momento  di un incremento di assegnazione di risorse per il bilancio  della difesa. Tale incremento vede progressivamente eliminare la sottocapitalizzazione di cui ha sofferto il bilancio della difesa italiana negli ultimi 15 anni, rispetto a quello degli Stati omologhi della UE, e deve essere coerente con il peso politico-economico della Nazione e con il ruolo che l’Italia pretende di avere in sede europea ed in sede NATO, pena l’esclusione dai circuiti decisionali.

Parte delle maggiori risorse debbono essere destinate alla modernizzazione dei sistemi d’arma e di supporto  e quindi l’industria aerospaziale e della difesa disporrà  di maggiori risorse per sviluppare elevate capacità tecnologiche nel militare e nel civile, condizione fondamentale  per la competitività dell’industria nazionale nell’era della sfida globale.

Il settore della difesa, nella sua componente militare ed industriale, ha svolto storicamente un ruolo fondamentale nello sviluppo scientifico e tecnologico. Numerosissime sono le ricadute civili delle applicazioni militari utilizzate anche nella vita quotidiana (Internet, GPS, ecc).

Le elevate prestazioni richieste agli equipaggiamenti militari  a fronte di requisiti molto spinti, sono state un potente motore per l’innovazione. Più recentemente, alcuni settori civili ed in particolare l’aeronautica e l’elettronica, sviluppatisi grazie alle applicazioni militari, hanno progressivamente acquisito una loro autonoma capacità di crescita tecnologica. Alcuni apparati e componenti hanno potuto essere utilizzati anche nel campo militare.

Si è quindi aperta una nuova fase in cui le applicazioni civili e militari delle alte tecnologie possono  insieme contribuire allo sviluppo scientifico e tecnologico. Di qui l’opportunità di una riflessione volta a fare emergere le effettive capacità tecnologiche dell’industria aerospaziale e della difesa, anche grazie all’azione di guida e supporto delle Forze Armate.

Per il nostro Paese questa realtà costituisce ormai, dopo l’abbandono di altre aree, uno dei pochi settori presidiati nel campo delle alte tecnologie ed il raggiungimento di elevati traguardi di eccellenza tecnologica costituisce un forte contributo alla tanto auspicata ed essenziale competitività dei prodotti dell’industria italiana. Obiettivo del Convegno è quello di contribuire a farne emergere il ruolo di presidio Nazionale per le eccellenze tecnologiche e la necessità di un’adeguata politica di indirizzo e sostegno.

Partecipanti: On. Ramponi – Gen. Zignani – Prof. De Julio – Ing. Guarguaglini – Ing. Pertica – Dott. Zappa – On. Mattarella – On. Letta – On. Zecchino – On. Marzano – Ing. Lina- On. Fini