Roma, 22 febbraio 2000

Dal momento in cui si è realizzata in Europa l’unione monetaria e notevoli e continui progressi sono stati, sono e saranno acquisiti nel settore dell’unione economica, sono emerse opportunità, necessità e volontà dei partners di dare vita all’unione politica dell’Europa, assolutamente indispensabile per consolidare l’unione monetaria ed economica, e per poter reggere il confronto, la sfida portata in ambito internazionale dai grossi blocchi politici di America ed Asia, a loro volta in progressivo divenire.

E’ evidente come uno dei pilastri sui quali basare l’unione politica sia costituito da una comune difesa integrata. Questo concetto era ben presente mezzo secolo fa nella mente di Adenauer, De Gasperi e Schuman quando concepirono e firmarono il Trattato per la costituzione della Comunità Europea di Difesa. Le successive vicissitudini politiche e segnatamente i ripensamenti della Francia, non consentirono la realizzazione del progetto.

Se la visione illuminata di Adenauer, De Gasperi e Schuman avesse avuto successo, oggi si parlerebbe in altri termini  di Europa e, nel contesto mondiale, l’Unione Europea potrebbe recitare ben altro ruolo in politica estera, nelle diverse situazioni di emergenza come quella balcanica e nei rapporti con i grandi blocchi di America ed Asia. Dopo la mancata realizzazione della CED, il discorso si è trascinato con alterne vicende.

Diverse iniziative e tentativi di integrazione sono stati avviati ma nessuno ha dato luogo a sviluppi significativi in termini di progresso verso la realizzazione  di una Identità Europea di Difesa.

Solo sul finire del millennio l’amara constatazione della frammentarietà, dell’inadeguatezza e della debolezza della Politica Estera e di sicurezza Europea, nei confronti delle situazioni di minaccia alla stabilità e alla pace nell’area ha spinto i partners Europei ad assumere finalmente, nel Consiglio europeo di Helsinki, la decisione di dar vita a una struttura politica e militare unitaria per assumere, guidare e gestire iniziative d’intervento europeo autonome, in operazioni umanitarie e di pace, secondo quanto stabilito a Petersberg.

Costruire un pilastro fondamentale sul quale impostare una comune Politica estera e di sicurezza europea, costituisce una grande e concreta novità sul piano della integrazione politica.

Le ripercussioni in termini  di organizzazione, approntamento ed equipaggiamento delle Forze Armate, impegni di bilancio e strutturazione dell’industria per la Difesa saranno sentite da tutti i partners dell’Unione.

Il Convegno si propone di mettere in luce, attraverso un ampio confronto di idee e opinioni, le prospettive generali di sviluppo e le intenzioni programmatiche, politiche e industriali dell’Italia.

Partecipanti: On. Ramponi – On. Mattarella – On. Dini – Sen. Andreotti – On. Fini – On. Martino – On. Selva – Prof. Michael Ledeen – Ing. Lina – Ing. Antonimi – Dott. Foresto- Prof. Santoro- Prof. Silvestri- Dott. Varricchio- Amb. Baldocchi- On. Occhetto- On. Spini- Dott. Gergolin