Roma, 21 novembre 2002

Il Centro studi Difesa e Sicurezza è stato costituito il 1° marzo 2002 con l’intento di sviluppare una maggiore conoscenza delle problematiche presenti in campo nazionale ed internazionale, nei suoi molteplici aspetti sociali, economici, diplomatico-giuridici e tecnologici.

Il problema della sicurezza, infatti, viene oggi a porsi in modi profondamente rinnovati rispetto ad almeno un decennio fa.

Il tempo, così come lo spazio, ha i suoi deserti e le sue concentrazioni. E l’ultimo decennio è stato sicuramente un momento di accelerazione della storia, specie per quanto attiene alle relazioni  internazionali e le connesse tematiche della difesa e della sicurezza. I parametri organizzativi secondo cui sono state impostate le Forze armate e le Forze dell’ordine nel recente passato devono essere profondamente ripensati. Al mutato scenario si accoppia, infatti, una minaccia estremamente diversificata nelle forme e nelle dimensioni; una minaccia più subdola e raffinata che tende a colpire non tanto e non solo le forze preposte alla difesa ed alla sicurezza quanto, soprattutto, quei gangli vitali che consentono l’ordinato sviluppo di una società moderna.

Le aspettative e le speranze che hanno accompagnato lo sgretolamento del muro che divideva i due blocchi hanno lasciato il posto a una realtà in cui la sicurezza, nella sua più ampia eccezione, acquista una valenza ancora maggiore. Di qui la necessità di attenzione ed analisi, di ordine sia intellettuale sia operativo, verso aspetti di così elevata importanza per l’intera comunità nazionale ed internazionale, con implicazioni che si estendono in tutti i settori della vita privata e sociale.

In questo quadro il Centro Studi Difesa e Sicurezza, costituito come organismo politicamente indipendente, vuole proporsi come autorevole palestra di pensiero per offrire un qualificato contributo  di analisi e di proposizioni nei riguardi di quanti hanno responsabilità decisionale.

Il nuovo scenario strategico, che consiglia l’uso della forza a livello politico internazionale, richiede la disponibilità di uno strumento militare quantitativamente più ridotto ma di profilo qualitativo più elevato rispetto al passato.

In tale quadro è ormai tendenza consolidata, specie nelle democrazie occidentali, l’orientamento verso Forze Armate completamente professionali.

Il provvedimento interessa in maniera molto incisiva anche l’Italia, tradizionalmente ancorata al vecchio sistema della coscrizione obbligatoria, non più rispondente alle nuove esigenze operative e ormai non più condiviso e accettato dall’opinione pubblica nazionale.

Da alcuni anni anche da noi, con un’ampia convergenza di gran parte delle Forze politiche, abbiamo assunto la decisione di avviare una riforma delle Forze armate in senso decisamente professionale. Trattasi di una scelta che, per le motivazioni suesposte, acquista il carattere della totale irreversibilità.

I punti di maggior spessore di tale riforma sono costituiti dal ricordo al volontariato di truppa e dall’accesso delle donne al mondo militare. Di quest’ultimo aspetto  il Centro Studi Difesa e Sicurezza si è già occupato nel 1° Convegno del 19 giugno 2002.

Questo 2° convegno è dedicato invece proprio al volontariato di truppa, la cui idonea disponibilità sul piano quantitativo e qualitativo costituisce la chiave di volta per l’intera riforma. Il Convegno si prefigge di analizzare le reali possibilità di successo di un nuovo disegno di legge messo a punto dal Ministero della Difesa. Tale disegno si propone, sulla base delle esperienze sin qui maturate, di realizzare un quadro normativo tale da migliorare le condizioni di partecipazione dei giovani alla professionalità militare e di facilitare il loro reimpiego sia nel mondo del lavoro militare sia in quello del lavoro civile.

Il Convegno vede la presenza di un nutrito e qualificato gruppo di oratori anche per sottolineare la complessità del problema che non riguarda solo le Forze Armate, ma anche le Forze dell’Ordine, i Corpi dello Stato, armati e non, e le varie componenti del mondo del lavoro e del sociale nazionale.

Un Convegno di grossa validità e di pregnante attualità, dedicato alla componente più significativa e a maggior valenza operativa delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine.

Partecipanti: On. Ramponi – Gen. D. Marinelli – Amm. D. Bergantino – Gen. B. Toscano –  Dott. Piscitelli- Col. Valente- Ing. Falchi- Dott. Colucci- Dott. La Rizza – Prof. Troiani – Sen. Contestabile – On. Martino – On. Pisanu – On. Maroni