Roma, 9 maggio 2008

Un anno fa , agli inizi del 2007, il destino della democrazia in Iraq appariva pressochè privo di speranza.

Saddam era stato sconfitto nel 2003 in appena tre settimane ma da allora, per un periodo di quasi quattro anni, una forza integrata di Al Quaeda, estremisti sunniti della provincia di Anbar, ex baathisti, assai di frequente forze sciite di Moqtada al Sadr, aveva scatenato una serie infinita di attacchi terroristici, arrecando gravissime perdite alle forze della coalizione e decine di migliaia di morti tra la popolazione civile.

Nel giugno 2007, contemporaneamente all’immissione di altri 30.000 soldati nell’area, il Presidente Bush ha affidato il comando al Generale Petraeus, per sviluppare l’azione operativa secondo una nuova strategia basata su quattro fondamentali linee di azione: neutralizzare AL Sadr e gli sciiti,acquisire la provincia di Anbar, anche con iniziative di carattere politico per staccarla dall’influenza di Al Quaeda, liberare dal terrore la periferia di Baghdad e infine cacciare al Quaeda dall’area est di Baghdad.

Questa volta in breve tempo e sorprendentemente, visti i precedenti fallimenti, tutte queste quattro linee strategiche hanno dato risultati positivi, determinando una progressiva riduzione degli attentati e un incremento della stabilizzazione complessiva.

Il successo della nuova strategia, molto probabilmente, è stato favorito da una intensa azione diplomatica parallela nei confronti dei paesi confinanti tendente ad assicurare un drastico controllo delle rispettive frontiere evitando, in tal modo, il facile flusso di sistemi d’arma e di mezzi esplosivi per i terroristi.

Il Convegno si propone di far conoscere, grazie all’impiego di relatori di sicura preparazione, gli aspetti e le direttrici fondamentali della nuova strategia, i suoi successi e le prospettive per un futuro che possa garantire lo sviluppo della democrazia in Iraq.

Partecipanti: Sen. Ramponi – Mr. Chat Blakeman – Mr. Jonathan R. Cohen – Min. Plen. Gianludovico De Martino