Roma, 25 novembre 2003

La minaccia portata dal nuovo terrorismo alla società civile e alla struttura statale è una minaccia globale.

Globale in termini di origine etica, spirituale, ideologica, politica; globale in termini di possibilità di manifestazione nei confronti di qualsiasi settore della vita pubblica.

La minaccia terroristica è minaccia diffusa, può originarsi e colpire pressoché dovunque, è volatile, difficile da determinare e inquadrare perché non richiede grandi strutture, né potenti sistemi d’arma, né pesante organizzazione; è asimmetrica e eterogenea perché può avvalersi dei mezzi più disparati (tradizionali, N.B.C., cibernetici ecc..) è economica (costa poco). Infine è una minaccia che può avere forte ispirazione etica , razziale, religiosa, culturale e nei suoi confronti non valgono azioni di ritorsione perché una volta realizzato l’attacco terroristico, lo scopo è raggiunto e il danno è stato provocato.

Per tali ragioni, l’azione di contrasto deve prevedere una nuova strategia che, per essere adeguata, deve essere globale come la minaccia , deve essere tempestiva per non rischiare l’insuccesso , deve interessare tutto l’arco della organizzazione societaria e, vista la caratteristica dio impossibilità di efficace azione di ritorsione, deve essere preventiva, per poter “ anticipare” la possibilità di attuazione di attacchi terroristici. Tale strategia non deve fare riferimento  solo all’azione militare, come si tende a credere, sbagliando.

L’opzione militare rimane l’estrema, importantissima carta da giocare contro il terrorismo, ma costituisce l’ultima  delle risorse. Prima di lei, la strategia preventiva deve ispirare la politica  nazionale ed internazionale, l’azione diplomatica, l’attività di intelligence, la sicurezza interna, l’attività economico-finanziaria, la sicurezza cibernetica, l’azione giudiziaria..ecc..

Lo scopo del convegno è di dimostrare tale assunto.

La strategia preventiva nei confronti del nuovo terrorismo, deve essere il concetto ispiratore delle azioni di tutti i settori istituzionali, che debbono operare avendo sempre presente tale minaccia e conseguentemente adottando misure, procedimenti , accordi, decisioni e quant’altro, in chiave di deterrenza, prevenzione, anticipazione controterroristica.

Partecipanti: On. Ramponi – Prof. Pisano – Min. Massolo – Gen. D. Pollari – Prefetto Mori – Prefetto De Gennaro – Gen. C.A. Mosca Moschini – Dott. D’Ambruoso – Col. Rapetto- Gen. S.A. Tricarico-  Ing. Guarguaglini – On. Berselli – On. Boniver – On. Ranieri – On. Pisanu – On. Bianco- On. Fini

Interventi dei convenuti