Per l’Unione europea il Sahel è diventato un’area dove sperimentare il nesso tra sicurezza, migrazione e sviluppo. L’UE ha contribuito a inaugurare quella che potremmo considerare la quarta fase della storia recente della regione del Sahel, dopo aver giocato un ruolo chiave nelle precedenti tre fasi. Dopo l’era della colonizzazione, quella del post-colonialismo e quella delle partnership di cooperazione allo sviluppo, il Sahel si trova ora nell’era securitaria. Il sostegno UE nella regione è parte di un’emergente politica estera europea che esternalizza la sicurezza dell’Europa. Questo è il quadro in cui andrebbero analizzate le relazioni tra l’Africa e l’UE nei settori della sicurezza, dello sviluppo e della migrazione. Per l’UE è però una questione controversa basare la propria politica estera su tale nesso tra sicurezza, migrazione e sviluppo, specialmente nel Sahel.

Studio preparato nell’ambito del progetto di IAI “La revisione del legame sicurezza-migrazione-sviluppo: una prospettiva dal Sahel”, dicembre 2017.

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