Roma, 23 gen. (askanews) – La realizzazione di un importante cyber attacco ai danni del Regno Unito “non è questione di se, ma di quando”. A dirlo è stato Ciaran Martin, capo del National Cyber Security Centre, intervistato dal Guardian.
Finora, ha aggiunto Martin, Londra ha avuto la fortuna di evitare un cosiddetto attacco di categoria uno (C1), ovvero un’offensiva in grado di paralizzare infrastrutture critiche come quelle energetiche o finanziarie. Gli Stati Uniti e altri Paesi europei hanno già affrontato tali attacchi. Secondo il numero uno dell’Ncsc (già direttore generale della cyber security del Gchq), prosegue la testata britannica, anche le attività di interferenza nelle elezioni costituirebbero un attacco C1, così come una mossa deliberatamente provocatoria da parte di uno stato ostile.
Martin ha anche detto di aver previsto che un simile attacco avverrà nell’arco dei prossimi due anni. “Non se avremo la fortuna di arrivare alla fine del decennio” senza che avvenga “un attacco di categoria uno”. La settimana scorsa, invece, era stato il capo di stato maggiore dell’Esercito britannico, il generale Nick Carter, ad evidenziare la crescente minaccia rappresentata dagli attacchi informatici, provenienti in particolare dalla Russia.
(Fonte: Cyber Affairs)