La Difesa italiana sposta quattro caccia dell’Aeronautica dalla base di Istrana a quella di Trapani e continua a prepararsi all’annunciatissima operazione libica. L’ora X, però, non è ancora scattata e, anzi, viene rinviata di settimana in settimana. “La situazione rimane molto fluida”, ammettono fonti qualificate.

Sul fronte politico passi avanti sono stati fatti, ma, viene spiegato, “il quadro generale rimarrebbe assai fragile” anche con tutti i via libera al governo di unità nazionale costituito sotto gli auspici dell’ONU dopo gli accordi di dicembre a Skhirat. I timori conducono all’ipotesi di non far installare subito a Tripoli l’esecutivo nato dal negoziato marocchino. Come sedi “alternative e provvisorie” si parla di Ghadames, prossima ai confini con Algeria e Tunisia, e di Ghat, sempre a ridosso della frontiera, ma più a sud, nel Fezzan.

I piani di medio periodo prevedono tuttora l’insediamento del governo a Tripoli, con la protezione della città attraverso un sistema di fasce concentriche che garantirebbero la sicurezza anzitutto delle sedi istituzionali e delle infrastrutture strategiche, come il porto e lo scalo di Mitiga.

(Foto: Aeronautica Militare)

19 Gennaio 2016

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