C’è ormai apertamente Raqqah nel mirino delle forze impegnate nel conflitto contro l’ISIS. “Farne cadere la capitale costituirebbe un durissimo colpo per il sedicente Stato Islamico”, ammette una fonte qualificata occidentale.
 
Le difese di Raqqah “si vanno indebolendo soprattutto per la pressione esercitata da nord” dai curdi, che, dopo la vittoria nella battaglia per il cruciale posto di frontiera di Tal Abyad, sono scesi a prendersi Ayn Issa e Serrin. Le truppe anti-Al Baghdadi sono date a meno di quaranta di chilometri da Raqqah.
 
Come accaduto anche altrove quando sotto pressione, l’apparato militare dell’ISIS arruola reclute giovanissime nella sua città-simbolo. Secondo diversi analisti, gli uomini del Califfato stanno ormai seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di perderne il controllo e si preoccupano di prevenire i rovesci di una sconfitta del genere, che, se non controbilanciata, sarebbe catastrofica anche sul piano dell’immagine, “assolutamente prioritario per il progetto-Stato Islamico”.
 
Viene fatto notare: “in Iraq, mentre erano in difficoltà a Tikrit, gli islamisti intensificarono i loro attacchi all’area petrolifera di Baji e a Ramadi. In Siria “l’offensiva su Palmyra era una risposta alla caduta di Kobane”. 
 
E’ la logica dei fronti alternativi, seguendo la quale i vertici dell’ISIS hanno rafforzato nelle ultime settimane la loro presenza a sud-est di Raqqah, dove hanno spostato centinaia di loro operativi, forse anche con l’obiettivo strategico di fare di Deir el Zour la loro nuova capitale, se davvero fossero costretti a lasciare quella attuale.
 
La manovra segnerebbe un ripiegamento delle forze dello Stato Islamico in una ‘core-area’ più piccola e più isolata. Troppo piccola; troppo isolata. Ecco perché, reso loro più difficile l’accesso ai confini con la Turchia, i miliziani del Califfato “potrebbero alla fine essere tentati di cercare nuovi sbocchi esterni, prendendo di mira con intensità le frontiere con la Giordania, ma anche con l’Arabia Saudita e con il Kuwait”. 
  
(Foto: Department Of Defense/USA) 
 
4 Novembre 2015 
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