Se siamo veramente coscienti della ineluttabilità della globalizzazione. Se siamo sinceri quando affermiamo che la situazione della nostra società, della società italiana è influenzata e condizionata in maniera significativa dagli accadimenti importanti che si verificano in ogni parte del mondo, se è vero che la nostra sicurezza può essere minacciata da disastri, attacchi terroristici, da violenze che si possono manifestare dovunque, se è vero come è vero che la situazione finanziaria, economica, sanitaria, ambientale, ecologica, energetica, di sicurezza,di sviluppo sociale del nostro paese è condizionata dalla situazione globale di ciascuno dei settori sopra citati, allora, nel definire le linee politiche di base per il nuovo partito, dobbiamo, prima di tutto confrontarci con la problematica globale, per poi entrare nel merito dei problemi più specifici della nostra nazione.

Questa è la grande novità di cui si deve assolutamente tener conto. Non basta dichiarare e constatare la fine delle ideologie, che è cosa vera. Si devono individuare e analizzare sul piano mondiale, i nuovi problemi della società, le difficoltà, le prospettive di sviluppo, dalle quali partire per definire le nuove, moderne, soluzioni politiche proposte dal partito. Le ideologie, che pure erano di respiro globale,  sono venute meno perché sono venute meno le premesse che stavano ala loro base, perché si sono modificate le condizioni dello scontro e del disagio sociale, perché ha fallito il capitalismo del “ laissez faire “ , perché si sono rivelate fallimentari le concezioni fascista, nazista e comunista. Ora le condizioni generali della società sul piano globale sono mutate e nuove idee debbono essere individuate per le soluzioni politiche adeguate alla realtà.

In sostanza, la proposta politica del novo partito si può articolare su tre corone circolari concentriche (volendo sintetizzare con una immagine grafica la integrazione del pensiero politico), ponendo all’esterno la corona dei principi e dei valori del moderno centro destra. Valori e principi che debbono sempre ispirare la definizione delle linee politiche di guida della società.

Essi sono quelli che ereditiamo dalla nostra tradizione culturale e che si ispirano ai principi ed ai valori cristiani e delle due civiltà: la romana e la rinascimentale che hanno forgiato la nostra società.

Nel tempo essa è passata attraverso molteplici esperienze che, a volte hanno messo anche in discussione alcuni di questi valori, ma sempre, alla fine, la immutabilità e la valenza degli stessi ha prevalso, e anche oggi sono insostituibili. Essi sono radicati nelle nostre coscienze e costruiscono il riferimento sicuro dei nostri comportamenti. Costituiscono un complesso culturale e spirituale che più che pensato è sentito da ciascun cittadino della società italiana, e costituisce la base della nostra vita sociale e spirituale. Dio, Patria, Famiglia, amore del prossimo, liberazione dal bisogno, rispetto delle leggi, amore della verità, senso dello Stato e senso della giustizia, spirito di carità verso il prossimo, rettitudine ed onestà d’intenti e altri valori sono i nostro bagaglio, sono il tesoro del nostro retaggio e debbono costituire la corona entro la quale collocare le linee politiche internazionali e nazionali del partito.

Nella corona centrale vanno individuati e citati i grandi problemi della società mondiale, giacche è venuto il momento di considerare la società italiana come parte inserita, coinvolta e partecipe delle variazioni e degli accadimenti in sede mondiale. Per tali problemi di carattere internazionale vanno indicate le linee di soluzione politica della quali il partito deve farsi portavoce in sede internazionale e delle quali il partito deve tener conto anche nella soluzione dei problemi politici del cerchio centrale, cioè di quelli direttamente afferenti la società nazionale.

In sede mondiale i grandi problemi che oggi condizionano la vita della società sono rappresentati da:

–          la disuguaglianza nella qualità della vita determinata dal fatto che il 20% della popolazione mondiale consuma l’80% delle risorse della terra, lasciando solo il 20% ai consumi del restante 80% della popolazione, determinando in tal modo condizioni e qualità della vita estremamente precarie per lei. Questo sbilanciamento deve essere progressivamente eliminato attraverso una politica generosa, ma soprattutto intelligente e responsabile di sostegno vero allo sviluppo dei paesi arretrati. È vergognoso che le nazioni economicamente avanzate, dedichino percentuali infime del proprio PIL allo sviluppo dei paesi arretrati. Oltre che dimostrazione di cieco egoismo che nulla ha a che fare con i tanto sbandierati principi morali ai quali si ispirerebbero i responsabili della guida di tali nazioni, tale grettezza è anche dimostrazione di piccina visione politica, dal momento che è abbondantemente dimostrato come il miglioramento delle condizioni di un paese si ripercuote favorevolmente anche nei confronti di tutti gli altri.

–          la mancanza di un elemento regolatore e di controllo del mondo finanziario globale che dopo la cancellazione degli accordi di Bretton Woods, ha consentito a finanzieri ed operatori irresponsabili e voraci, di causare la attuale crisi finanziaria e conseguentemente economica che sta sconvolgendo il mondo intero, naturalmente Italia compresa, anche se pare di poter dire che il mondo finanziario del nostra paese non è stato tra gli originatori del disastro.

            Appare quindi necessario mettere a punto una serie di ipotesi e un complesso di proposte       integrate da portare avanti in sede internazionale per rendere la situazione finanziaria stabile            e non soggetta ad iniziative autodistruttrici. In questo settore dovrà essere cercata la massima convergenza i sede G8 e G20 ed evitare ritorni al protezionismo.

–          La minaccia del terrorismo di origine estremista che deve essere fronteggiato da un impegno internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite, nell’ambito della PESD e della NATO.

–          La minaccia di inquinamento ambientale che deve fronteggiato rispettando gli accordi di Kioto e i successivi accordi internazionali;

–          Il commercio e la competizione mondiale che, a seguito della globalizzazione vanno regolati da norme internazionali sul lavoro , sul rispetto della dignità umana, contro il lavoro giovanile, la concorrenza sleale, la produzione in violazione delle norme di sicurezza, il protezionismo;

–          Le grandi migrazioni indotte dalle condizioni difficili di vita presso numerose nazione in stato di grande povertà. Per queste è necessaria una politica generosa di aiuto per lo sviluppo da parte dei paesi ricchi;

–          Le gravi minacce di epidemie e di pandemie anche queste interessanti le popolazioni dei paesi più poveri. Anche in questo caso i paesi più ricchi debbono destinare risorse adeguate per liberare quelle povere nazioni da tale flagello.

–          La minaccia di proliferazione delle armi di distruzione di massa che va fronteggiata con il contrasto alla proliferazione ottenuto attraverso precisi impegni di reciproca sicurezza in sede diplomatica in ambito internazionale, sempre più allargato, e dalla contemporanea progressiva riduzione degli arsenali già esistenti e dei vettori di trasporto delle WMD.

–     Il controllo delle fonti di energia e la diversificazione delle fonti.

Oggi un partito deve inserirsi in questa realtà internazionale , mettere a punto le sue risposte politiche per essere pronto sia a vederne le ripercussioni interne alla nazione, sia a discuterne in sede internazionale:UE, ONU, G8 e altre.

                                                                                                   Sen. Gen. Luigi RAMPONI

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