11 ottobre 2016

Una notizia trasmessa dagli organi di informazione comunicava, qualche giorno addietro, che dalla “collaborazione” di tre persone: madre, padre ed una terza donna, è nata e gode ottima salute, una creatura, la quale, a differenza di due altri figli nati in precedenza dalla coppia, non soffre di nessuno dei disturbi che affliggono i figli precedenti.. L’adozione di particolari procedimenti ed interventi di carattere sanitario, ha consentito di evitare che determinati disturbi di tipo ereditario, venissero trasmessi alla nuova creatura, generata in modo nuovo e particolare.

Non conosco, naturalmente, i dettagli e i particolari tecnici dell’operazione, ma le informazioni diffuse dai mass media, confortate da considerazioni di illustri clinici, hanno dato per certo che nella creatura concepita e generata in tale modo particolare, non sono presenti disturbi di carattere sanitario, che invece affliggono i nati un precedenza dalla stessa coppia. Ho trovato la notizia di grandissima importanza, dal momento che molte malattie vengono trasmesse ereditariamente. Un intervento del tipo di quello che è stato applicato, potrebbe migliorare lo stato di salute di moltissime persone evitando l’ereditarietà di certe malattie. Non solo, come sempre accade, i progressi in sede di ricerca, consentiranno, prima o dopo, importanti miglioramenti nelle procedure, tali da far si che certe negatività non siano più trasmesse, senza dover attuare procedure delicate e complicate, come quelle attuate nel caso indicato, mentre nel contempo i nuovi nati, a loro volta, probabilmente non avrebbero più la possibilità di trasmettere malattie o predisposizioni negative, nei propri figli.

A questo punto, e con l’aiuto della fantasia, sorge spontanea una riflessione. Se le procedure adottate hanno consentito di evitare la trasmissione di difetti di carattere fisico/sanitario, si può pensare che in un futuro, più o meno vicino, sistemi di prevenzione analoghi possano evitare la trasmissione di difetti di carattere psichico/etico e morale? Se il progresso della ricerca riuscirà a individuare in quale modo e per quale via si trasmettono o si generano malformazioni o predisposizioni negative, non di carattere fisico, ma, invece di carattere psichico/etico/morale, potrà essere possibile evitare che nascano individui con difetti di cattiveria e malvagità, o altre negatività?

In tal modo andremmo verso un mondo di “sani”, ma anche di “buoni” e tutto andrebbe rivisto, sia sulla durata della vita, sia sui comportamenti degli esseri umani. Un comportamento corretto e onesto da parte di tutti gli esseri viventi, eliminerebbe la necessità di mantenere in vita l’inferno. Con coloro che già vi sono, si dovrebbe giungere ad un compromesso, con norme transitorie, sino alla chiusura della struttura.  Tutto nuovo, tutto diverso! Dalle leggi, alla religione! Chissà quali nuove scoperte attendono il genere umano. Fermiamo la fantasia! Comunque, l’inferno ha i giorni contati.

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